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IL LIBRO
Nikolaj è sposato
con Vera, una giovane e avvenente attrice che l’uomo ama – letteralmente – alla
follia. La perdita del figlio, ancora bambino, colpisce profondamente la coppia
e Nikolaj, in particolare, esce dal lutto profondamente disturbato. Il
protagonista diventa di giorno in giorno più geloso della moglie, apparentemente
del tutto innocente, ma che lui immagina sleale e fedifraga. In particolare,
Nikolaj è ossessionato da un uomo, Bertrand – o Sergeant Bertrand – una sorta
di alter-ego partorito dalla sua immaginazione che frequenta spesso casa sua,
infastidendo Vera e intrattenendo con lui lunghe conversazioni. Lo
sdoppiamento di personalità di Nikolaj, che osserviamo come se fossimo – a
tratti – nella sua testa, è misterioso e inquietante. Il tono della narrazione
ci fa immedesimare perfettamente col protagonista. La sintassi stessa,
alternando frasi brevissime e spezzate a periodi lunghi e complessi – con
metafore che occupano persino un’intera pagina – ricorda la follia di un
paranoico o di uno schizofrenico. Inoltre la storia ha uno sviluppo molto
peculiare e prende direzioni inaspettate.
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